Approvato il Piano operativo triennale 2025-2027
Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha approvato martedì scorso il Piano operativo triennale 2025-2027, lo strumento di pianificazione che definisce le strategie di sviluppo e gli interventi prioritari dell’Adsp. Sull’atto ha espresso parere favorevole l’Organismo di partenariato della risorsa mare.
In coerenza
con il Documento di programmazione strategica del sistema portuale, approvato
il 16 aprile 2024 con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Matteo Salvini, e con le indicazioni del Piano integrato di attività
e organizzazione 2025, il Piano operativo triennale indica gli
obiettivi per ogni singolo porto e definisce come principali punti di forza il
ruolo del sistema portuale nelle Autostrade del mare e nella trasversalità
mediterranea, e del porto di Ancona in particolare come nodo della rete
Ten-T e dei Corridoi europei Scandinavo-Mediterraneo e Baltico-Adriatico, lo
sviluppo della cantieristica navale, del diportismo e della nautica e della
pesca. Settori che coinvolgono in varie maniere tutte le realtà portuali di
Marche e Abruzzo su cui ha competenza l’Autorità di sistema portuale.
Fra le sfide
che attendono l’Adsp per lo sviluppo dei porti nel presente e nei prossimi
anni, illustrate dal Presidente Vincenzo Garofalo, ci sono il potenziamento e
la gestione efficiente delle banchine per le attività logistiche e portuali, la
realizzazione dei dragaggi, per migliorare la sicurezza della navigazione e la
competitività degli scali, e delle opere necessarie per la gestione dei
sedimenti dragati, i collegamenti dell’Ultimo miglio, che coinvolgono i porti
di Ancona, Ortona e Vasto per connettere velocemente gli scali alla grande
viabilità. Fra le priorità del Piano operativo triennale, ci sono poi il
miglioramento del rapporto porto-città e il sostegno e il
consolidamento delle scelte di potenziamento dei cantieri superyachts come
indicato nel Dpss.
Fra le opere
strategiche in corso di realizzazione e di progettazione, ispirate al principio
di sostenibilità ambientale e inserite nel Programma triennale delle opere
pubbliche 2025-2027, per il porto di Ancona, ci sono le nuove strutture di
pavimentazione delle banchine 19-20-21 al molo sud, che saranno utilizzate per
il traffico traghetti e merci, la costruzione della banchina 27,
l’ammodernamento della banchina 23, il dragaggio dei fondali delle banchine
commerciali del bacino portuale, dalla 19 alla 26, la realizzazione del nuovo
terminal crociere alla banchina 15, il banchinamento del fronte esterno del
molo Clementino da dedicare al traffico delle crociere, la realizzazione di una
nuova banchina di allestimento e l’allungamento del bacino di carenaggio dello
stabilimento Fincantieri, opere previste, insieme alla rifioritura dei
tetrapodi già completata, dall’accordo quadro fra l’Adsp e l’impresa del
novembre 2023. Sono previsti, inoltre, il completamento del progetto Iti
Waterfront, e l’intervento per lo sviluppo dell’intermodalità nella zona
commerciale. Il porto del futuro, che vedrà la Penisola come principale
infrastruttura di crescita dello scalo, sarà definito nel nuovo Piano
regolatore portuale, documento aperto al confronto con le istituzioni e con i
principali stakeholder da parte dell’Adsp.
Per il porto
di Ortona, sono previsti l’approfondimento dei fondali e il consolidamento
della banchina di Riva, il recupero dell’edificio incompiuto nella zona nord,
la riqualificazione dell’area del Mandracchio, l’adeguamento strutturale del
molo Martello. Nello scalo, così come nei porti di Ancona, Pesaro, San
Benedetto del Tronto e Pescara, sono inoltre iniziati i lavori per
l’elettrificazione delle banchine che ad Ortona interessano il molo Martello e
la fornitura di energia alle gru semoventi.
Per il porto
di Pesaro, l’Autorità di sistema portuale è al lavoro sul nuovo Piano
regolatore portuale per definire, in condivisione con il Comune e gli
stakeholder, le principali vie di sviluppo dello scalo. Nei porti di Pescara e
di Vasto, la Regione Abruzzo sta portando avanti degli interventi con
investimenti già previsti prima della costituzione dell’Adsp ma c’è massima
collaborazione fra i due Enti e con la struttura della Zes per condividere il
percorso di realizzazione dei progetti.
Parallelamente
alla realizzazione delle infrastrutture, si sta portando avanti il processo di
efficientamento amministrativo dell’Ente e di transizione digitale, anche
grazie all’utilizzo di fondi Pnrr, con il completamento del sistema di
intelligenza artificiale per la gestione del traffico traghetti nel
porto di Ancona, l’utilizzo del nuovo Port community system, per velocizzare
gli scambi dei dati su import ed export nel sistema portuale, l’incremento del
Piano triennale informatica con le necessarie misure di cybersecurity oltre
alle attività di formazione per il personale. Le azioni di promozione e di
comunicazione hanno poi il compito di far conoscere le attività dell’Adsp e di
partecipare, come parte del sistema nazionale dei porti, alle principali fiere
internazionali della logistica e delle crociere.
“Il nuovo
Piano operativo triennale accoglie, per la prima volta, gli obiettivi del
Documento di programmazione strategica definendo i principali interventi ed
opere che andremo a realizzare – ha affermato il Presidente dell’Autorità di
sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -.
In quest’ottica, i porti Adsp compiono una funzione di cerniera fra il
territorio e gli scenari internazionali, anche in momenti difficili come quelli
che stiamo continuando ad affrontare. Il trasporto marittimo, infatti, ha
sempre avuto un ruolo da protagonista garantendo opportunità di crescita e di
collegamenti anche nei periodi più duri di questi anni rappresentando un
tassello fondamentale dell’economia locale e nazionale. Una tessera di un
puzzle costituito dalla rete infrastrutturale regionale, con aeroporto e
interporto, a disposizione dello sviluppo, delle imprese e del
lavoro”.
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